A seguito delle disposizioni introdotte dal DPCM del 18 ottobre 2020 (art. 1, n. 5), che è intervenuto a modificare il DPCM 13 ottobre 2020, Noi Associazione segnala ai cricoli che:
1. sono sospese tutte le attività convegnistiche o congressuali, ad eccezione di quelle che si svolgono con modalità a distanza;
2. è fortemente raccomandato svolgere le riunioni private in modalità a distanza.
Secondo Noi Associazione, pertanto, le assemblee convocate, visti i suddetti decreti emergenziali, dovranno prevedere modalità di collegamento a distanza, al fine di garantire la tutela della salute e sicurezza degli associati, e nel rispetto delle raccomandazioni emanate dal Governo.
Ciò premesso, il Decreto “CURA ITALIA” prevede – fino alla cessazione dello stato di emergenza (31 gennaio 2021) la possibilità per le associazioni, anche non riconosciute, di riunirsi secondo modalità in videoconferenza (anche ove tale modalità non sia previsto nello statuto), nel rispetto di criteri di trasparenza e tracciabilità previamente fissati, e purché siano individuati sistemi che consentano di identificare con certezza i partecipanti nonché adeguata pubblicità delle sedute, ove previsto, secondo le modalità individuate da ciascun ente.
Per consentire lo svolgimento della riunione in videoconferenza, pertanto, i relativi criteri di trasparenza e tracciabilità.
A tal fine, a nostro avviso, è opportuno:
3. che tali criteri siano fissati dal consiglio di amministrazione e che siano comunicati a tutti gli associati prima dell’assemblea,
4. che nel verbale di assemblea si dia atto, preliminarmente, dei criteri di trasparenza e tracciabilità previamente fissati.
L’assemblea dovrà essere convocata in un luogo fisico, secondo le previsioni statutarie (ad esempio, la sede sociale) nel quale dovranno trovarsi il Presidente e chi svolge le funzioni di Segretario. Gli altri soci potranno collegarsi in videoconferenza secondo le modalità definite da ciascun ente, nel rispetto dei citati criteri.
Di seuguito è disponibile una possibile bozza per la definizione di tali criteri di trasparenza e tracciabilità (da adattare in base alle caratteristiche dell’ente e alle modalità in concreto utilizzate).