È possibile segnalare le disponibilità al Presidente don Votta
Sono già numerosi gli Oratori torinesi che hanno risposto all’appello giunto giovedì 2 giugno per l’accoglienza di 30 bambini ucraini nelle attività dei Centri estivi oratoriani che prenderanno il via lunedì 13 giugno.
Un appello che la Regione Piemonte ha lanciato dapprima alla Caritas Diocesana che si è subito rivolta all’associazione oratori NOI Torino per far arrivare la richiesta ai numerosi oratori alle prese con gli ultimi preparativi prima dell’avvio delle esperienze estive senza più le restrizioni anticontagio che hanno caratterizzato le edizioni del 2020 e del 2021: occasione di integrazione e interazione fra bambini e ragazzi che certamente portano le conseguenze di due anni di pandemia nella loro crescita».
«I 30 bambini sono ospitati presso il centro di accoglienza della Regione Piemonte per minori non accompagnati ‘Cascina Torta’ in strada del Drosso a Torino», spiega il presidente della NOI Torino don Stefano Votta, «con la fine delle lezioni scolastiche questi piccoli rimarrebbero nella struttura, ed ecco la proposta della Regione di inserirli negli oratori per le attività dei mesi di giugno e luglio».
La prima difficoltà sarà quella della lingua in quanto non sono previsti mediatori culturali negli oratori: «sarà il linguaggio dell’amore a tradurre», evidenzia don Votta, «e a far trascorrere alcune settimane di gioia per chi vive drammi nel proprio cuore».
L’appello è rivolto agli oratori estivi di Torino e della prima cintura, per questioni logistiche legate agli spostamenti: ad ogni centro viene chiesto di accogliere almeno due bambini.
«Rispondere a questo appello», conclude il presidente della NOI Torino, «significa trasformare l’oratorio in un ‘ospedale da campo’ come Papa Francesco descrive la Chiesa in uscita: non possiamo offrire una soluzione a problemi complessi, ma possiamo essere un buon ‘pronto soccorso’ che soprattutto possa donare a questi piccoli la dimensione del gioco e dell’allegria, aspetti che sono venuti meno anche nel tempo del Covid: ed ecco allora l’opportunità di crescere insieme e comprendere appieno che ‘siamo tutti fratelli’, l’unica strada per costruire una pace autentica di cui più che mai il mondo ha bisogno, e lo si può fare proprio a cominciare dall’oratorio».
La NOI Torino partecipa già al Tavolo regionale per l’accoglienza dei profughi ucraini. Già prima dell’appello, infatti, sono stati inseriti in alcuni oratori torinesi 12 bambini. Gli oratori che intendono rispondere all’appello possono scrivere una mail direttamente al presidente della Noi Torino don Stefano Votta: presidente@noitorino.it.
Stefano Di Lullo – da La Voce e il Tempo del 12 giugno 2022